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Tartarotti, Girolamo
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Gender
Maschio
Role
Letterato e filosofo
Nationality
Italiana
Birth Date
January 2, 1706
Death Date
May 16, 1761
Birth Place
Death Place
Biography
Figlio di Francesco Antonio e di Olimpia Volani, studiò inizialmente nell'Imperial Regio Ginnasio di Rovereto e poi continuò come autodidatta. Si interessò di filosofia, che seguì presso l'Università di Padova.
Sin dagli anni giovanili Tartarotti si dedicò agli studi letterari interessandosi della poesia toscana e scrivendo egli stesso varie composizioni poetiche. Approfondì tematiche della filosofia scolastica e scrisse trattati critici nei confronti di questa. Abbracciò lo stato clericale, rimanendo abate.
Nel 1730 fondò a Rovereto l'Accademia dei Dodonei e pubblicò con lo pseudonimo di "Selvaggio Dodoneo" le opere "Idea della logica degli Scolastici e dei Moderni" e "Delle sfide letterarie".
Durante i suoi ultimi anni continuò nelle indagini storiche alla quali aveva dedicato gran parte della sua vita.
Al momento della sua morte, per esplicita volontà testamentaria, la sua ricca biblioteca venne donata all'Ospedale dei Poveri Infermi di Loreto, retta dalla Confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano. La Confraternita tuttavia, poco dopo, decise di metterla in vendita, offrendola per primo al Comune di Rovereto. Nel 1764, tre anni dopo la morte di Tartarotti, venne così creata la prima biblioteca aperta al pubblico a Rovereto.
Sin dagli anni giovanili Tartarotti si dedicò agli studi letterari interessandosi della poesia toscana e scrivendo egli stesso varie composizioni poetiche. Approfondì tematiche della filosofia scolastica e scrisse trattati critici nei confronti di questa. Abbracciò lo stato clericale, rimanendo abate.
Nel 1730 fondò a Rovereto l'Accademia dei Dodonei e pubblicò con lo pseudonimo di "Selvaggio Dodoneo" le opere "Idea della logica degli Scolastici e dei Moderni" e "Delle sfide letterarie".
Durante i suoi ultimi anni continuò nelle indagini storiche alla quali aveva dedicato gran parte della sua vita.
Al momento della sua morte, per esplicita volontà testamentaria, la sua ricca biblioteca venne donata all'Ospedale dei Poveri Infermi di Loreto, retta dalla Confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano. La Confraternita tuttavia, poco dopo, decise di metterla in vendita, offrendola per primo al Comune di Rovereto. Nel 1764, tre anni dopo la morte di Tartarotti, venne così creata la prima biblioteca aperta al pubblico a Rovereto.
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