Rossaro, Antonio

Dopo gli studi al seminario di Rovigo fu ordinato sacerdote nel 1911. Per le sue idee interventiste non tornò in Trentino fino al termine della Prima guerra mondiale, pur restando legato alla sua terra d’origine. Nel 1913 entrò a far parte dell’Accademia Roveretana degli Agiati e negli anni successivi si impegnò in un’intensa attività di propaganda irredentista a Rovigo e provincia, fondando e dirigendo il periodico Alba Trentina, al quale collaborò anche il giovane artista Giorgio Wenter Marini. Nel 1917 fu tra i promotori del Monumento a Cesare Battisti, realizzato dallo scultore Virgilio Milani.
Rientrato a Rovereto nel dopoguerra, legò il suo nome alla fondazione della Campana dei Caduti e fu tra i membri promotori della Società per gli studi trentini, oggi Società di studi trentini di scienze storiche. Dal 1921, come direttore della Biblioteca civica di Rovereto, arricchì l’istituzione con importanti fondi archivistici e bibliografici legati alla storia e alla cultura del territorio, tra cui quelli delle famiglie Lodron, Salvotti e Moll, oltre agli archivi di studiosi come Sighele, Halbherr e Orsi. Nello stesso anno contribuì a fondare, con Piscel, Chini e Malfer, il Museo storico italiano della guerra.